Alfred Adler
L'orientamento a cui ci riferiamo è quello della Psicologia individuale comparata di Alfred Adler.
Insieme a Freud e Jung, Alfred Adler ha contribuito alla nascita della psicanalisi, inizialmente nel circolo di Vienna, nel 1911 decide di separarsi e formalizzare il suo approccio alla disciplina.
In maniera rivoluzionaria, introduce alcuni concetti che verranno ripresi e saccheggiati nei successivi decenni, come l'importanza della relazione, preferendo la seduta vis a vis rispetto al più asettico lettino fin dall'inizio. Per questo preferisce non applicare protocolli rigidi, ma credere in una terapia su misura del paziente.
Così come prestare una particolare attenzione al contesto in cui è inserito l'individuo, arrivando al sentimento sociale, come esperienza di collaborazione e compartecipazione emotiva con l'altro.
"Essere umani significa avvertire un sentimento di inferiorità che esige di essere superato"
Altri termini che rende di uso comune sono lo stile di vita, inteso nella sua concezione sovrapponibile alla personalità di un individuo, al suo modo unico di vivere, percepire e muoversi nel mondo. Rispetto al determinismo freudiano, porta l'idea di futuro teorizzando il finalismo causale. E ancora parla di complesso di inferiorità e di superiorità, e sottolinea l'importanza nella terapia dell'incoraggiamento e della speranza.
Per Adler è la relazione che cura, è necessario che il terapeuta e il paziente si sintonizzino per creare una coppia terapeutica e intraprendere insieme questo percorso.
"Bisogna guardare con gli occhi, ascoltare con le orecchie e vibrare con il cuore del paziente"